SERVIZI E CONSULENZA
La consulenza tecnica è l’esame compiuto da un esperto qualificato, condotta con lo scopo di attribuire a un prezioso una serie di parametri che lo connotino da un punto di vista costruttivo ed estetico.


Apertura Cassette di Sicurezza
Gioielleria Caruso Napoli – Consulenti Tecnici nel Settore Orafo – Periti Estimatori del Tribunale e Procura di Napoli.
1. Quando bisogna aprire una cassetta di sicurezza?
Bisogna aprire una cassetta di sicurezza in caso di decesso di uno degli intestatari.
Se gli eredi o il contestatario apre comunque la cassetta dopo il decesso senza rispettare la corretta procedura, vengono erogate le sanzioni così come specificate dal Testo unico sulle Successioni ( art. 53 comma 3 D.Lgs. 346 del 31.10.1990)
2. Chi redige il verbale di apertura di una cassetta di sicurezza?
Il Verbale deve essere redatto da un notaio oppure da un funzionario dell’Agenzia delle Entrate. Ovviamente, non essendo esperti di preziosi, entrambi si avvalgono della professionalità di un perito esterno che può essere nominato direttamente dal notaio oppure scelto dalla famiglia/eredi.
3. Come si svolge l’apertura di una cassetta di sicurezza?
La nostra Equipe si occupa di reperire tutta la documentazione necessaria per fissare l’appuntamento o con il notaio oppure con l’Agenzia delle Entrate di competenza.
Ci coordineremo con l’istituto bancario presso cui è domiciliata la cassetta e la banca manderà una comunicazione all’Agenzia delle Entrate per la richiesta di apertura.
A questo punto, una volta fissato l’appuntamento, ci si dovrà recare all’ora stabilita presso la banca. Gli eredi dovranno portare con sé le chiavi della cassetta. Nel caso in cui le avessero smarrite oppure non le trovassero, si dovrà procedere con una apertura forzosa della cassetta, richiedendo l’intervento di un fabbro specializzato.
Il notaio oppure il funzionario dell’Agenzia delle Entrate redigeranno il verbale sotto la dettatura del perito che analizzerà tutti i beni presenti, li catalogherà e valuterà ai prezzi di mercato.
Al termine della redazione, la cassetta verrà richiusa; il verbale fotocopiato e firmato da tutti i soggetti dovrà essere utilizzato per la dichiarazione di successione.
4. Quanto tempo ci vuole per aprire una cassetta di sicurezza dopo la morte del titolare?
Procedura di Apertura
Comunicazione alla Banca: Dopo il decesso, gli eredi devono informare la banca per avviare la procedura di apertura della cassetta. La banca deve comunicare all’Agenzia delle Entrate l’intenzione di aprire la cassetta.
Presenza di un Notaio o Funzionario: La cassetta può essere aperta solo in presenza di un notaio o di un funzionario dell’Agenzia delle Entrate, che redigerà un verbale dell’apertura e dell’inventario del contenuto.
Documentazione Necessaria: Gli eredi devono fornire vari documenti, tra cui il certificato di morte, documenti d’identità e, se presente, una copia del testamento.
Tempi Necessari
Tempistiche Variabili: Il tempo necessario per completare l’apertura può variare. Generalmente, una volta presentata la richiesta e raccolti i documenti necessari, l’apertura può avvenire in un arco di tempo che va da 15 a 20 giorni, a seconda della disponibilità del notaio e della banca.
Possibilità di Accelerazione: Se il titolare della cassetta aveva già delegato uno o più eredi per gestire la cassetta prima del decesso, questi possono accedere al contenuto immediatamente dopo la morte, accelerando notevolmente il processo.
In sintesi, l’apertura di una cassetta di sicurezza dopo la morte del titolare è un processo che richiede attenzione legale e burocratica e può richiedere diverse settimane per essere completato.
5. Quanto costa l’apertura di una cassetta di sicurezza?
Il nostro tariffario prevede una tariffa variabile per la apertura e nell’ipotesi di un singolo accesso.
6. Quando si rende obbligatorio un Inventario?
La redazione dell’inventario è previsto altresì nell’ipotesi di accettazione dell’eredità con beneficio di inventario: qui l’inventario serve a tutelare non solo l’erede che abbia accettato con tale particolare modalità e che, proprio per questo, risponde dei debiti ereditari solo nei limiti del valore dell’attivo ereditario, ma anche i creditori, i quali sono così posti nella condizioni di sapere se i beni sui quali intendono agire per il recupero del loro credito siano di proprietà personale dell’erede oppure fanno parte dell’eredità.
Il legislatore ha disciplinato espressamente solo l’ipotesi dell’inventario in materia di apertura delle successioni, ma ha disposto che detta normativa si applichi a tutte le ipotesi in cui l’inventario sia previsto dalla legge.
Esso va fatto col ministero di un pubblico ufficiale, normalmente un cancelliere o un notaio, nominato dal giudice tutelare (nella tutela e nell’amministrazione di sostegno) o dal tribunale alla presenza del soggetto che quei beni dovrà amministrare e, nella tutela, alla presenza di due testimoni.
Nelle procedure di tutela e di amministrazione di sostegno il giudice tutelare può consentire che l’inventario sia fatto senza ministero del cancelliere o del notaio qualora il patrimonio sia di modico valore.
7. Quanto costa un Inventario?
Dipende dal numero di oggetti da periziare, dal loro valore e dalla difficoltà di reperire informazioni su di essi.
8. Posso affidarmi a chiunque come perito?
E’ sempre preferibile affidarsi a soggetti iscritti presso gli elenchi tenuti dalle Camere di Commercio o dal Tribunale.

Quali sono le tecniche utilizzate dal perito orafo per valutare i gioielli?
Ecco un riepilogo delle principali metodologie impiegate:
1. Analisi Visiva e Descrizione Dettagliata
Il primo passo nella valutazione è un’accurata analisi visiva dell’oggetto. Il perito orafo esamina:
- Materiali: Identifica il tipo di metallo (oro, argento, platino) e la sua purezza.
- Pietre Preziose: Classifica e identifica le gemme presenti, valutando la loro qualità e autenticità.
- Lavorazione: Analizza la tecnica di lavorazione e lo stato di usura del gioiello.
2. Misurazioni e Calcoli
Eseguiamo misurazioni precise per determinare:
Peso: Utilizziamo bilance di precisione per pesare i metalli e le gemme.
Dimensioni: Misuriamo le dimensioni delle pietre preziose e del gioiello stesso, che sono fattori cruciali per la valutazione.
3. Analisi Gemmologica
Per le pietre preziose, utilizziamo strumenti gemmologici, come:
- Lenti di ingrandimento: Per esaminare inclusioni e difetti.
- Refrattometri: Per misurare l’indice di rifrazione e identificare le gemme.
- Spettroscopi: Per analizzare la composizione chimica delle pietre.
4. Valutazione di Mercato
confrontiamo il gioiello con oggetti simili sul mercato per determinare un valore equo. Questa valutazione tiene conto di:
Prezzi di vendita recenti: Analizziamo le vendite di gioielli simili per stabilire un prezzo di mercato.
Domanda e offerta: Consideriamo le tendenze attuali nel mercato dei gioielli.
5. Documentazione e Relazione di Stima
Dopo aver completato la valutazione, redigidiamo una relazione di stima che include:
Descrizione dettagliata: Tutti i materiali, le dimensioni e le caratteristiche del gioiello.
Valutazione economica: Il valore stimato e le motivazioni alla base di tale valutazione.
Certificazioni: Eventuali certificati di autenticità o gemmologici.
Queste tecniche garantiscono una valutazione accurata e professionale, fondamentale per scopi assicurativi, patrimoniali o di vendita
Caruso Cosimo
Perito estimatore:
Iscritto all’albo COL N° 970 – C.C.I.A.A. Consulenti tecnici esperti orafi.
Consulente Tecnico della Procura di Napoli
CTU del Tribunale di Napoli – COL N° 363
Esaminatore per il ruolo dei Periti e degli
Esperti presso C.C.I.A.A.
Artigiano Orafo, Gioielliere esperto di Gioielli Antichi.
a
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