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Grazie alla consolidata esperienza la Gioielleria Caruso è in grado di offrire la massima professionalità nel settore della Consulenza Orafa.

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Come aprire la Cassetta di sicurezza con Successione Ereditaria

Quali sono le implicazioni che vengono in rilievo quando il titolare muore?

La questione non è di poco conto, in considerazione del fatto, tra l’altro, che essa può essere intestata a più persone che, autonomamente, in quanto titolari del rapporto di custodia con la banca, possono accedervi in autonomia. L’esempio più emblematico è sicuramente quello dei coniugi che condividono la cassetta di sicurezza avendo firmato il medesimo contratto.

Ma, appunto, cosa accade se il titolare della cassetta muore?

Per rispondere alla questione occorre fare prima di tutto riferimento all’art. 1840 c.c. a mente del quale

  • se la cassetta è intestata a più persone, l’apertura di essa è consentita singolarmente a ciascuno degli intestatari, salvo diversa pattuizione;
  • in caso di morte dell’intestatario o di uno degli intestatari, la banca che ne abbia ricevuto comunicazione non può consentire l’apertura della cassetta se non con l’accordo di tutti gli aventi diritto o secondo le modalità stabilite dall’autorità giudiziaria.

Ciò comporta che, in caso di morte di un intestatario la cassetta non potrà essere aperta se non anche alla presenza di un funzionario dell’Agenzia delle Entrate o di un Notaio: motivo per cui, gli eredi che vengono a conoscenza dell’esistenza di una cassetta di sicurezza devono procedere ad avviare la procedura di apertura partecipando anche, ove richiesto, alle operazioni di verbalizzazione dell’apertura con l’inventario del contenuto.

Le cassette di sicurezza non possono essere aperte dai concessionari, prima che gli stessi abbiano apposto la loro firma, con l’indicazione della data e dell’ora dell’apertura, su apposito registro tenuto dai concedenti in forma cronologica e senza fogli o spazi bianchi e abbiano dichiarato per iscritto sul registro stesso che le eventuali altre persone aventi facoltà di aprirle sono tuttora in vita.

Le cassette di sicurezza, dopo la morte del concessionario o di uno dei concessionari, possono essere aperte solo alla presenza di un funzionario dell’Amministrazione finanziaria o di un notaio, che redige l’inventario del contenuto, previa comunicazione da parte del concedente all’ufficio del registro, nella cui circoscrizione deve essere redatto l’inventario, del giorno e dell’ora dell’apertura.

Il contenuto della cassetta, inoltre, deve essere riportato nella dichiarazione di successione ai fini del calcolo delle imposte dovute.

Tuttavia, la procedura di apertura della cassetta di sicurezza può rivelarsi molto complessa e farraginosa: si pensi semplicemente al fatto che potrebbe occorrere contattare tutti gli eredi coinvolti o alla circostanza che in essa vi siano documenti suscettibili di valutazione economica per la cui stima è necessaria apposita perizia, o, ancora, che in essa sia presente il testamento olografo.

Per tale ragione conviene sempre rivolgersi ad un Consulente Esperto – Perito Orafo

Aprire la cassetta di sicurezza di un defunto cointestata

E se la cassetta di sicurezza del defunto fosse cointestata?

La legge consente, mentre i contestatari sono in vita, l’utilizzo disgiunto della cassetta: ciascuno dei titolari può recarsi in banca e gestirla, ma nel momento in cui uno dei cointestatari scompare l’uso disgiunto termina e l’apertura è consentita solo con la procedura su indicata: con l’accordo di tutti gli aventi diritti che in questo caso sono i contestatari e gli eredi del defunto. In caso di disaccordo e nel caso in cui non fossero reperibili tutti gli aventi diritto è obbligatorio ricorre all’autorità giudiziaria.

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Documenti per Apertura di Cassetta di Sicurezza con presenza del NOTAIO

  • Documento di identità (carta d’identità o patente o passaporto), fotocopiato fronteretro, dell’intestatario e degli eredi
  • Tesserino del codice fiscale degli eredi
  • Certificato di morte dell’intestatario (richiedibile presso il Comune del luogo della morte)
  • Situazione di famiglia storica dell’intestatario (richiedibile presso il Comune del luogo di residenza)
  • Documento rilasciato dalla Banca contenente gli estremi di identificazione della cassetta di sicurezza
  • Lettera di comunicazione da parte della Banca al competente ufficio dell’Agenzia delle Entrate, del giorno e dell’ora dell’apertura.
  • Elencazione, se possibile, del tipo di oggetti contenuti nella cassetta di sicurezza (se vi sono gioielli, monete e preziosi in genere occorrono Il Tesserino di iscrizione all’Albo Speciale dei Consulenti Esperti presso la C.C.I.A, Carta d’identità e codice fiscale di uno Perito Estimatore Orafo, che dovrà intervenire all’inventario per procedere alla stima dei beni).
Vincenzo Caruso CTU Tribunale di Napoli | Gioielleria Caruso Napoli
Perizia Tecnica e Relazione di Stima | Gioielli Caruso

Consulenza Tecnica

La consulenza tecnica è l’esame compiuto da un esperto qualificato, condotta con lo scopo di attribuire a un prezioso una serie di parametri che lo connotino da un punto di vista costruttivo ed estetico.

Una perizia eseguita correttamente è fondata su l’analisi dei materiali gemmologici:

Tipologia dei metalli usati

  • Tipologia delle lavorazioni usate
  • Datazione storica
  • Analisi dello stato di usura
  • Analisi delle gemme incastonate

A seguito di una consulenza tecnica si può richiedere un eventuale relazione di stima. Generalmente è richiesta su un gioiello o su una gemma mai stimati in precedenza e di cui i possessori o i destinatari (eredi, assegnatari, ecc.) intendono – o hanno la necessità – di conoscere il valore, oppure per confermare o meno il valore di un gioiello o di una gemma a distanza di anni dall’acquisto, o ancora, in una controversia, sia giudiziale che extra-giudiziale, per fissare i termini di un risarcimento o di una frode.

La consulenza tecnica va richiesta ad un Perito Estimatore orafo iscritto alla Camera di Commercio per ricevere assistenza nei seguenti casi:

Apertura di cassette di sicurezza

per la valutazione del contenuto prezioso da rilasciare ai legittimi eredi secondo le vigenti norme di legge.

Divisione Ereditaria

per la valutazione di beni preziosi lasciati in eredità per un eventuale ripartizione in quote.

Nomina CTP in cause civili e penali

per la valutazione per beni preziosi, oggetto di contestazione tra le parti in procedimenti civili o penali.

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