Gemelli in argento con onice

140,00

Metallo:

Natura: Argento 925/°°

Rodiatura: Bianco

Lavorazione: Incisione a mano

Pietra: Onice

Colore: Nero

Varietà: semi-opaca del calcedonio

 

Il prodotto verrà consegnato nell’astuccio Scarabeo Milano con Certificato di Garanzia!

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Oro e colore, un perfetto connubio che da sempre ispira le nostre creazioni e rende ogni nostro oggetto un prodotto unico e nello stesso tempo realizzato nel rispetto delle più antiche tradizioni orafe. La continuità nel tempo del nostro lavoro è garantita dell’elevata originalità dei nostri prodotti realizzati nel rispetto del più rigoroso “Made in Italy”.

In un’epoca che vede ormai affermarsi la tendenza a spostare la produzione industriale laddove i costi sono inferiori, la Scarabeo Srl ha puntato sulla manualità del prodotto, accentuandone le caratteristiche di unicità e di originalità.

Ciò ci permette di realizzare oggetti destinati a chi cerca qualcosa di esclusivo e diverso, in cui l’abilità realizzativa è elemento fondamentale e valore aggiunto del prodotto stesso.

 

I certificati di garanzia

La produzione orafa italiana è famosa in tutto il mondo per la sua qualità. Con questo termine possiamo certamente definire il design e l’abilità artigiana che concorrono alla realizzazione del gioiello, ma non dobbiamo dimenticare anche a garanzia del metallo.

Si deve porre attenzione dunque, a due semplici marchi che, per legge, devono essere presenti su ogni oggetto. Uno è il “marchio d’identificazione” che ci dice chi è il fabbricante: si tratta di un poligono al cui interno troviamo una stella a cinque punte con numero ed una sigla di provincia ( ad esempio è ” 1748 MI). L’altro è il “Titolo” dell’oro che ci dice di che metallo si tratta e in che proporzione è contenuto (i cosiddetti millesimi). Il titolo è la quantità d’oro presente nella lega (unione con altri metalli) di cui e’ composto il gioiello in millesimi per grammo. Il carato è un’unità di misura che corrisponde a 41.6 millesimi di grammo di oro nella lega. Ad esempio l’oro italiano che è praticamente sempre a 18 carati equivale alla presenza di 750 parti di oro contro 250 parti di altro metallo nelle 1000 parti della lega di cui è fatto il monile: perlappunto a 18 carati.

Onice

L’Onice è una varietà opaca e semi-opaca del Calcedonio dalla forte lucentezza. Amata dai Romani  questa gemma presenta spesso delle meravigliose bande di diversi colori.

Un’Agata Nera con taglio cabochon

Nome

Un’Agata Nera con taglio cabochon

Il suo nome deriva dal greco “onyx” e significa “unghia” o “artiglio”.

 

Estrazione dell‘Onice

L’Onice viene estratto in Brasile, India, Madagascar e Uruguay.

 

Storia dell‘Onice

Secondo la leggenda questa gemma sarebbe stata creata quando Cupido tagliò le unghie a Venere dormiente e le lasciò sparse sul pavimento. Poichè le parti di una creatura divina non sono mortali, le divinità le trasformarono in una gemma, che venne successivamente chiamata Onice.

Nell’antica Grecia tutte le colorazioni del Calcedonio venivano chiamate “Onice”: dal bianco al marrone scuro fino al nero. Sono stati i Romani che hanno utilizzato più tardi questo nome solo per le gemme di Calcedonio nere e marrone scuro.

Come l’Agata, anche l’Onice è una gemma striata. Nell’antica Roma è stata usata per la glittica, ossia l’arte degli intagli, dove, proprio grazie ai diversi strati di colore, la parte in rilievo, normalmente più chiara, si differenziava nettamente da quella più scura, dando luogo a dei meravigliosi intagli. Con questa tecnica i Romani hanno prodotto cammei con immagini di persone o di scene celebri.

La varietà rosso-marrone con bande bianche veniva chiamata “Sardonice”. Nella Roma antica era molto apprezzata come sigillo, in quanto non si attaccava alla cera.

L’Onice viene collegata spesso all’istinto e all’intuizione. Per questo dovrebbe sviluppare l’autorevolezza e il pensiero analitico.

 

Caratteristiche dell‘Onice

L’Onice è normalmente considerata come una gemma nera, ma in realtà, essendo una varietà dell’Agata, presenta delle striature bianche. L’Onice è una gemma opaca e il suo colore varia da marrone scuro a nero.

 

Cura dell‘Onice

L’Onice può essere sottoposto a una pulizia normale, inclusa quella a vapore e a ultrasuoni.

 

L’arte dello smalto

L’arte dello smalto è antichissima e nasce probabilmente nell’antico Egitto, 2000 anni a.C. con lo scopo di abbellire con il colore i monili di oreficeria.
All’origine si trattò di incastonare piccole scaglie di vetro in cellette di metallo e solo più tardi si tentò di utilizzare il fuoco per fondere questi vetri su metalli quali il bronzo.
Possiamo dire che il primo trionfo di quest’arte risale all’epoca bizantina e la tecnica raggiunge fra il VII ed il XII sec. una perfezione stilistica che ancor oggi non smette di stupire.
La tecnica si sviluppa successivamente in Georgia (Russia), in Germania, Francia e infine in Italia.

Nato per l’oreficeria, lo smalto fu usati nel Medio Evo per l’arte sacra, ma col Rinascimento si diffuse moltissimo anche per oggetti di diversa natura.
Possiamo dire che la tecnica di applicazione dello smalto è rimasta la stessa anche ai nostri giorni. Non ci sono macchine che sostituiscono la mano dell’uomo per quest’arte.
Lo smalto è un materiale simile al vetro con particolari caratteristiche di stabilità, brillantezza ed elasticità, che gli consentono di essere applicato su taluni metalli.
La composizione chimica è simile a quella di altri vetri, ossia: sabbia di silice, borace, feldspato, soda ed ossidi metallici che determinano il colore.

Lo smalto si presenta come una polvere colorata di grana simile a quella dello zucchero o poco più fine. Naturalmente perché la polvere di smalto possa coprire il metallo ed aderirvi, deve essere cotto in forno ad una temperatura tale che le consenta di fondere, circa 800° C..
Un oggetto smaltato viene maneggiato dall’operatore artigiano da un minimo di 5 volte fino ad anche 10 volte prima di essere finito.
Lo smalto in polvere viene applicato con un pennellino in successione più volte per ogni colore.
Viene eliminata la parte in eccesso con speciali lime al carborundum; ripetutamente cotto in forno e infine lucidato.
Le qualità sopradescritte ed il tempo assai lungo necessario per una produzione ad opera d’arte rendono gli oggetti smaltati molto preziosi.

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